mercoledì 11 novembre 2020

Zucchero senza calorie: si la Stevia

No, questo è il monte Stevia non facciamo confusione!

Uno zucchero del tutto naturale estratto dalla pianta della stevia offre un ottima alternati ai già noti
zuccheri sia dietetici che no.

La peculiarità dello zucchero di stevia è che ha zero, dico zero calorie quindi ottimo nelle dite dimagranti ma soprattutto utilizzabile anche da soggetti che soffrono di diabete.

Ormai possiamo trovare lo zucchero estratto da questa pianta in molti supermercati.


 

Eccola la pianta di Stevia 


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martedì 10 novembre 2020

Zucca, parliamone

 




Di zucca parliamone come dicevo nel titolo, ma soprattutto mangiamola!

Non potete immaginare quali e quante siano le proprietà e gli effetti benefici che questo vegetale può avere sulla nostra salute.

Intanto è altamente raccomandata nelle diete di soggetti diabetici poiché ha pochissime calorie.

Non vi starò ad elencare i sali minerali (es: potassio) e vitamine di cui è ricca la nostra amata zucca, mentre vi dirò che aiuta ad abbassare il colesterolo e riduce la pressione sanguigna. Allontana l'ansia, combatte la stitichezza ma è utile anche in caso di colite e, udite udite, contrasta la ritenzione dei liquidi. 

Tutto questo, ed altro, se la mangiate. Però non ha solo un'importanza materiale, e no. Infatti pare che sognando una zucca in un prato si potrà godere di un avvenire gioioso.

Quindi mangiate la zucca che con il suo potere anti ansia vi aiuterà a riposare e dormire più serenamente così da riuscire fare un bel sogno e vedere una bella zucca in mezzo al prato.

Buona zucca a tutti!


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mercoledì 5 giugno 2019

Google, correggi!

       





          Sono rimasta allibita vedendo il doodle odierno: "La prima donna laureata al mondo (forse)" indicando l'anniversario della nasciata di Elena Cornaro Piscopia, alla quale per carità tutto il mio rispetto e la mia ammirazione.
          Il "forse" tra parentisi mi sembra l'affermazione meno errata, poiché il titolo di  prima donna laureata al mondo è da attribuirsi ad un'altra signora del passato.
          Sto parlando di Giustina Rocca, avvocatessa del foro di Trani.
       

          E senza alcuna punta di campanilismo, il tribunale a Trani ha origini antichissime, addirittura nel periodo greco e dei normanni c'era il Gastaldo e non vado avanti perché non é del Tribunale diella mia città natale che intendo parlare ma di Giustina Rocca.
          Pur essendoci rimaste poche notizie  della sua vita e della sua attività, possiamo almeno citare di Giustina Avv. Rocca la famosa sentenza arbitrale, in lingua volgare, datata 8 aprile 1500.
          Direi quindi che se è prima giurista a maggior ragione sarà stata la prima laureata a noi nota.   
          Quindi Google caro, ti chiedo ricorri ai ripari, correggi il tuo doodle.
       

          Un pettegolezzo, lasciatemi il gusto di usare questo vocabolo anche se poco appropriato, ci racconta che l' avvocatessa tranese abbia ispirato nientedimeno che William Shackespeare nel creare il  personaggio Porzia nel Mercante di Venezia.
          Direte che inerenza ha quest'ultima notizia priva di fonti attendibili con la priorità mondiale di laureata?
         Niente, assolutamente niente, ma l'ho buttata lì ugualmente.

lunedì 30 luglio 2018

 Un brevissimo mio racconto, spero possa piacervi.
Sono un'assassina!

Magari fatemelo sapere!

 

giovedì 26 luglio 2018

In pensione? Si ma ancora sul piede di guerra!

   In tempi di tagli ogni risorsa è bene accetta.
   Così tre pensionati, Semolino, Kukident e Malox si ritrovano ad indagare su alcuni casi che magari sarebbero stati meno seguiti per penuria di personale. La fantomatica squadra della "minestrina in brodo" ce la mette tutta a risolvere alcuni crimini.
    Magari arrivando alla soluzione con un pelo di ritardo?
    Classica diatriba tra carabinieri e poliziotti che però questa volta vede privilegiati i carabinieri per tradizione perseguitati e presi di mira dalle barzellette.
    Se i polizziotti nel romanzo arrivano secondi, e non sempre, nelle indagini di sicuro esplode la loro umanità e intima personalità.
    Una lettura spensierata e divertente ma anche introspettiva di una umanità che non va in pensione, anzi!
    Se vi ho incuriosito provate a leggerlo, lo troverete facilmente:
 
    Poichè è il terzo di una serie vi consiglio anche
 

e               





venerdì 26 gennaio 2018

Lumache in farmacia!

          Spesso mi tocca entrare in farmacia... certamente ci capisco non sono l'unica, anzi c'è chi se la passa peggio di me, non c'è dubbio. Il problema non è questo.
          Non è neanche un problema vero e proprio. Il problema, se vogliamo chiamarlo così, è quello che ho trovato in farmacia.
          Subito sulla destra un banchetto attrezzato di cremine in mostra ed una gentile signora/signorina che mi porge una busta.
          La immagino farcita di campioncini e intravedo deplian, mi schermisco subito "Guardi, la ringrazio, non uso altro che una normale crema per le mani..."
          Non l'avessi mai detto! " Bene signora, visto che adopera creme per le mani le faccio provare questa",
          Non faccio neanche in tempo a rendermi conto della situazione che la dolce signorina afferra un tubetto, lo apre e già sul dorso della mia mano fa bella mostra un cecetto di crema:
          "E' alla bava di lumaca, provi e poi mi fa sapere" Sorriso a tutta dentiera.
          Intanto con la ricetta fra le labbra (ho solo due mani) mi stendo la crema sperando si assorba presto che il mio turno al banco e arrivato, vengo assalita da un odore non dico nauseabondo ma quasi, per giunta piuttosto forte. Non mi piace!
          Pago e prendo i miei medicinali e con fare da cospiratrice raggiungo l'uscita eludendo il mancato tentativo della dolce pulzella elargistrice di bava di lumaca di placcarmi.
          Farà pure bene ma l'unica sensazione che che la portentosa pomatina mi ha regalato è stata quella di correre a casa a lavarmi le mani!
          Faccio appello a tutte  le associazioni che proteggono gli animali: badate alle povere lumachine ed anche a me!

mercoledì 24 giugno 2015

Il cane da ufficio postale e l'enigma dei numerini

   Giornata di fine giugno uggiosa, piovosa e molto variabile.

   Il sole bollente a fatica si affaccia tra le nuvole dispettose che ogni tanto mandano giù goccioloni.   Le mie previsioni di una mattinata al mare vengono malamente deluse. Ne approfitto per portare a termine qualche commissione prima che diventi urgente.
   Prima tappa dal fotografo per le foto tessera, carta di identità in scadenza tra meno di un mese, meglio portarsi avanti. Arrivo, parcheggio (miracolo!). Mi blocco davanti la vetrina del fotografo. Leggo un avviso, mi sento Fantozzi: "Chiuso solo il mercoledì mattina". E' mercoledì. E' mattina.
Va bene, accuso il colpo, in fondo non è così grave. Se mi incammino verso la mia prossima meta, l'ufficio postale, magari incontro un altra bottega di fotografia e sono a cavallo.
   Infatti dopo pochi isolati ecco l'insegna agognata. Meno di venti minuti ed esco con le mie fototessara in borsa.
   Nell'ufficio postale non trovo molta gente, col mio numerino in pugno controllo il display delle prenotazioni, quattro persone prima di me, due sportelli a disposizione. Ok, non ci passerò la mattinata.
   Finisce il 28, chi sarà il 29? C'è un tipo appoggiato al bancone, è rimasto ad  alitare a fianco del 28 tanto da farmi pensare che erano insieme.  Deve essere il 29 perchè comincia la sua operazione anche se l'impiegato (strano) non fa scattare il numerino, boh!
   Ancora non ha terminato costui che una signora chiede all'impiegato dello stesso sportello sventolandolgi una lettara quasi sotto il naso: "Mi può spillare questo? Cos'è?"
   Nella mia testa appare un'altro !boh! Sportello spilladocumenti?
   L'impiegato prende la carda, guarda, spiega qualcosa alla donna. Non riesco a sentire, non mi interessa molto in realtà. Quel che mi interessa è che il numerino non cambia. L'impiegato fa un'operazione a "mi può spillare questo", il numero non cambia.
   Finito con la signora finalmente scatta il numerino. Secondo logica deve scattare il 29, il 30 e quidi dovrebbe essere il turno del 31? No, no si passa al 29 ( boh!)
... il 29 è distratto è proprio vicino a me, non fa che telefonare ed è in compagnia di un cane.
Come? Si, si una cane vero, vivo e peloso e senza guinzaglio... un cane da ufficio postale insomma!
Alla prossima briciola!